lunedì 16 dicembre 2013

Khaled Hosseini, lo scrittore di Kabul


Lui si chiama Khaled Hosseini e io sono un suo fan!
Quando ho letto il suo primo romanzo (quello che l'ha portato al successo) ho sentenziato: "Questo è uno dei romanzi più belli che io abbia mai letto!" E lo penso anche adesso. All'uscita del suo secondo capolavoro mi sono ritrovato in libreria pronto ad acquistarlo e adesso manca solo il terzo romanzo che ben presto prenderà posto tra i miei libri.



Quello che mi colpisce di più è la sensibilità delle sue storie. Gioia e dolore si alternano con facilità.
 Il tutto ambientato in Afghanistan e ogni nuova pagina ti racconta la vita in quel paese: prima dagli occhi di un bambino, poi di un adulto e pian piano nella tua mente riesci a costruire un mondo che non hai mai visitato ma che ti pare così vicino. Vengono raccontati i problemi del Paese, delle persone e di tutto il contesto che può girare attorno ad una semplice famiglia...e poi quell'aquilone che rappresenta la libertà e la vita.


  •  Il cacciatore di aquiloni
Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta. Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonata inattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non aver scelta: deve tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono i fantasmi della sua coscienza. C'è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e sinistro dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più.


  • Mille splendidi soli
Miriam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa del padre, dove lui non la porterà mai perché Miriam è una harami, una bastarda, e sarebbe un'umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola , ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L'unica cosa che deve imparare è la sopportazione. 
Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell'aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del loro funerale, le è difficile piangere.
Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashtu e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra.
Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile.
Dall'intreccio di due destini, una storia indimenticabile che ripercorre la Storia di un paese in cerca di pace, dove l'amicizia el'amore  sembrano ancora l'unica salvezza.




  • E l'eco rispose
Sulla strada che dal piccolo villaggio di Shadbagh porta a Kabul, viaggiano un padre e due bambini. Sono a piedi e il loro unico mezzo di trasporto è un carretto rosso, su cui Sabur, il padre, ha caricato la figlia di tre anni, Pari.
Sabur ha cercato in molti modi di mandare a casa il figlio, Abdullah, senza riuscirci. Il legame tra i due fratelli è troppo forte perché il ragazzino si lasci scoraggiare. Ha deciso che li accompagnerà a Kabul e niente potrà fargli cambiare idea, anche perché c'è qualcosa che lo turba in quel viaggio, qualcosa di non detto e di vagamente minaccioso di cui non sa darsi ragione. Ciò che avviene al loro arrivo è una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. Attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da Kabul a Parigi, sa San Francisco all'isola greca di Tinos, Khaled Hosseini esplora con grande profondità i modi in cui le persone amano, si feriscono, si tradiscono e si sacrificano l'una per l'altra.



Mancano pochi giorni a Natale, che cosa regalare se non un libro? 
Che libro? Beh, Khaled Hosseini. ;)

3 commenti:

  1. Ciao. Ho letto solo Mille splendidi soli e mi sono innamorata e ho panta per Mariam e Layla... mi sono arrabbiata col padre e col marito... col mondo intero. Quel mondo arcaico e crudele che fa delle donne serve e prostitute personali e basta. Ne ho pure parlato sul mio blog e chi lo ha letto mi ha confermato tutto quello che pensavo.
    In casa ho anche Cacciatori di aquiloni e nelle vacanze di Natale lo legeròsenz'altro.
    Amo Khaled Hosseini. Parla con semplicità e profondità d un mondo così vicino e così distante da noi.... ci piega storie e pensieri intimi di persone uguali a noi ma così diverse per tradizioni e storia passata.
    Grande scrittore

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    1. Ciao, io ho letto il cacciatore di aquiloni e mille splendidi soli, sono curioso delle tue idee e quindi adesso andrò a leggere il tuo blog :) Anche secondo me si tratta di un autore fantastico e proprio oggi ho ricevuto come regalo di Natale (lo so, non avrei dovuto aprirlo) E l'eco rispose. In questi giorni sono impegnato con gli esami ma non vedo l'ora di leggerlo, poi magari scriverò un post :D

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    2. Scusa, potresti linkarmi il post nel quale parli di Mille splendidi soli? non riesco a trovarlo!

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